IL PROGETTO

Una posizione unica quella del Pastificio Strampelli, costruito a oltre 1000 metri di altezza slm in Località Collegentilesco, frazione di Amatrice. Un progetto ambizioso, nato dalla volontà di valorizzare la ricchezza di un territorio che ha tanto da raccontare e da tramandare.
Territorio incontaminato, tradizione storica legata alle ricette locali, artigianalità e passione nelle lavorazioni, fanno della nostra pasta dal cuore 100% italiano una vera eccellenza. Essiccata lentamente a bassa temperatura, ruvida e porosa, versatile per la preparazione dei piatti storici locali quali la Amatriciana e la Gricia, e per le più svariate ricette.

IL METODO

Il metodo di lavorazione accurato permette di ottenere una pasta di alto livello qualitativo ed estremamente tollerabile ad ogni età, grazie alle specifiche caratteristiche nutrizionali. I nostri formati: spaghetti, bucatini e spaghetti quadrati ad archetto per la pasta lunga; rigatoni, mezze maniche, penne triangolari e fusilloni per i formati di pasta corta, consentono la migliore preparazione delle ricette più amate e conosciute al mondo.

INGREDIENTI PURI

La purezza assoluta degli ingredienti, l’essiccazione lenta a bassa temperatura, l’artigianalità allo stato puro e tanto amore per il territorio di Amatrice e la sua popolazione di storiche tradizioni, rendono unica la nostra pasta ambasciatrice di un “Made in Italy” da sempre ricercato e ancor più considerato grazie al prestigioso riconoscimento De.Co. del Comune di Amatrice, per la valorizzazione dei prodotti tipici locali.

La pasta STRAMPELLI ha ricevuto il prestigioso riconoscimento DE.CO. (Denominazione Comunale), dal Comune di Amatrice che ne ha quindi garantito gli ingredienti, ha dimostrato l’origine locale del prodotto e ne ha fissato la composizione avvalorandone la tipicità locale

LA QUALITÀ IN OGNI DETTAGLIO

Nazareno Strampelli

LA VERA RIVOLUZIONE DEL VERDE

Una vera “rivoluzione verde” quella portata avanti da Nazareno Strampelli ai primi del ‘900, avviando un programma di miglioramento genetico vegetale attraverso una pioneristica sperimentazione per migliorare la resistenza del frumento a svariati agenti esterni ed impiantando nella stazione sperimentale di granicultura di Rieti, una vera e propria filiera produttiva che negli anni ’20 portò alla produzione dei “Grani della Vittoria” grazie ad un geniale e meticoloso lavoro su varietà di frumento provenienti da ogni parte del mondo.

Una prima vera globalizzazione in agricoltura che, successo dopo successo, gettò le basi della granicoltura mondiale con nuove varietà di frumento coltivate ancor oggi ed in tutto il pianeta, per un grano dal cuore 100% italiano che ha orgogliosamente, profonde radici proprio in questi territori.